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Di seguito e in sequenza vengono indicati e spiegati gli elementi essenziali di cui si compone un libro per realizzare un’impaginazione professionale, indicando, per ciascuno di questi, a cosa servono e cosa devono contenere.
Struttura di un libro
- Pagine iniziali
- Frontespizio
- Colophon
- Dedica
- Prefazione
- Introduzione
- Capitoli, paragrafi e sottoparagrafi
- Citazioni e note
- Conclusione
- Appendice
- Bibliografia
- Ringraziamenti
- Indice
Pagine iniziali
Le pagine iniziali, cioè corrispondenti alla pagina 1 e 2, generalmente vengono lasciate bianche, per poi iniziare a pagina 3 con il frontespizio.
Frontespizio
Il frontespizio del libro, collocato a pagina 3 e che viene riprodotto anche sulla copertina, deve contenere, il nome dell'autore o del curatore del volume.
Al centro della pagina verrà inserito il titolo del libro e al di sotto di questo sarà indicato il nome di chi ha scritto la prefazione. Al piè pagina verrà invece collocato il nome della casa editrice.
Colophon
Il colophon o retro frontespizio del libro, collocato a pagina 4, deve contenere i dati relativi al copyright e il codice ISBN.
Dedica
La dedica in un libro non è obbligatoria: si tratta di un gesto spontaneo per ringraziare le persone che sono state più vicine nei propri studi, manifestando loro gratitudine e condividendo questo importante traguardo. Solitamente viene inserita a pagina 5.
Prefazione
La prefazione è un testo che l’autore di un libro o altra persona, come ad esempio un curatore, pone all'inizio dell’opera per illustrare le origini, le caratteristiche e le finalità del lavoro compiuto, garantendo una buona lettura del testo e attribuendogli veridicità. La prefazione può essere scritta dall’autore o da terzi.
Dal punto di vista dell’impaginazione, la prefazione è posta all'inizio del libro, dopo il frontespizio e prima dell’inizio del testo vero e proprio. Inizia in pagina dispari, è firmata e accompagnata da una data.
Il contenuto di una prefazione può cambiare dalla prima edizione a quelle successive.
Introduzione
L’introduzione del volume va scritta generalmente quando si ha una visione d’insieme del testo per introdurre l'argomento di cui tratta il volume. L’introduzione del libro deve descrivere immediatamente l’obiettivo del testo, fin dalle prime righe, per poter catturare l'attenzione di chi legge.
Capitoli, paragrafi e sottoparagrafi
I capitoli, paragrafi e sottoparagrafi rappresentano il corpo del testo in cui viene sviluppato, in modo approfondito, l'argomento del libro. I titoli dei capitoli, di solito, vengono allineati al centro, in grassetto; i titoli dei paragrafi e dei sottoparagrafi, se presenti, si allineano generalmente a sinistra senza il rientro, in tondo o corsivo.
Citazioni e note
Le citazioni del testo che superano le tre righe, solitamente, vanno separate ed estrapolate dal corpo principale del testo andando a capo, rientrandole e lasciando un'interlinea vuota prima e dopo la citazione stessa. Nella citazione “‘rientrata” non si mettono le virgolette. Nel caso in cui il passo appena citato non servisse per intero, si può abbreviarlo inserendo tre puntini di sospensione tra parentesi quadre [...] nel punto in cui è avvenuto il taglio della citazione, purché si mantenga la correttezza sintattica.
Se la citazione non supera le tre righe, la si lascia nel testo usando le virgolette. Le virgolette da utilizzare sono quelle basse «», dette anche caporali.
Le note possono essere a piè di pagina o in fondo al documento. Per la lettura sono più pratiche quelle a piè di pagina: in questo caso, ad ogni nuovo capitolo, la numerazione delle le note ricomincerà da 1. Dopo ogni citazione occorre inserire una nota che indica la sua fonte. La nota dovrà contenere i seguenti elementi:
- Iniziale del nome dell’Autore, Cognome per esteso
- Titolo e eventuale sottotitolo del libro in corsivo
- Luogo di pubblicazione
- Casa editrice
- Anno dell’edizione
- Numero di pagina.
L’espressione “Id.” si utilizza per rimandare al nome dell’autore senza ripeterlo. Si usa quando si vuole citare, come in questo caso, un saggio compreso in un libro dello stesso autore. Nel caso di autrice si utilizza “Ead.”, che sta per “Eadem”.
Quando si fa riferimento a un testo che è già stato citato in precedenza, non occorre riportare tutte le indicazioni, bensì solo l’Iniziale del nome dell’autore, il suo Cognome, op. cit., se di quell’autore è stato utilizzato solo quel saggio, oppure, se di quell’autore sono stati utilizzati più testi, l’Iniziale del nome dell’autore, il suo Cognome, Titolo del libro o del saggio, cit. e poi la pagina.
Se il riferimento è lo stesso della nota precedente, ma diversa è la pagina, si utilizza Ivi, virgola, numero della pagina (p.) o delle pagine (pp.).
Se il testo e la pagina sono gli stessi si mette solo Ibidem (si può abbreviare con Ibid.).
Conclusione
La conclusione ha lo scopo di sintetizzare il contenuto del testo. La conclusione serve infatti a ribadire con maggior forza e con più precisa articolazione quello che viene sostenuto nel testo. In ogni caso, è consigliabile che la conclusione del libro sia breve.
Appendice
L’appendice è una sezione che si aggiunge alla fine del testo per presentare qualcosa di inedito: una rassegna di immagini, delle tabelle, ecc.
Bibliografia
La bibliografia è la raccolta delle fonti cartacee consultate per la stesura del testo. Si possono includere libri, documenti, articoli e riviste.
Quando si indica un libro nella bibliografia, è bene menzionare le seguenti voci:
- Cognome dell’autore
- Titolo e sottotitolo del libro in corsivo
- Luogo di pubblicazione
- Casa editrice
- Anno di pubblicazione ed eventuale edizione.
Se si vuole inserire nella bibliografia un articolo di giornale o di una rivista, si può fare riferimento a questa struttura:
- Cognome e nome dell’autore dell’articolo
- Titolo dell’articolo in corsivo
- Titolo della rivista tra virgolette e preceduto da “in” (scritto in corsivo)
- Annualità (indicata con “a.” e in numeri romani) e numero della rivista (indicato con n. e in numeri arabi, in grassetto)
- Data di pubblicazione
- Eventuale intervallo di pagine consultate.
Ringraziamenti
La posizione dei ringraziamenti nel volume è relativa e discrezionale. I ringraziamenti possono essere inseriti all’inizio (dopo il frontespizio) o alla fine del testo (ultima pagina subito dopo la bibliografia). I ringraziamenti, come il frontespizio, la dedica, la prefazione, l’introduzione, la conclusione, l’appendice, la bibliografia e i capitoli, l’indice, devono sempre risultare sulle pagine dispari (pagine di destra).
Indice
L’indice rappresenta la struttura del volume, consentendo al lettore di avere una panoramica del testo e quindi di orientarsi facilmente tra le varie sezioni e capitoli di suo interesse. Nell’indice occorre indicare i capitoli, i paragrafi e sottoparagrafi che compongono il volume con i rispettivi numeri di pagina.
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