Gli Oracoli Caldaici, soprattutto in riferimento a Giamblico, mostrano una trama misteriosofica ordita tra l’uomo e Dio. La ricerca mostra che Clemente e Giamblico — assieme ad altri — formano il ricettacolo nel quale confluiscono le correnti platoniche e neoplatoniche. In Lattanzio invece è fortemente presente l’elemento della filosofia pratica propria del diritto romano rappresentato da Cicerone.
Crispino Sanfilippo (Caltanissetta, 1978), ha conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Palermo (2004), la Licenza e il Dottorato in Filosofia (2016–2019) presso la Pontificia Università Antonianum di Roma. È Segretario del Vescovo di Caltanissetta S.E. Mons. Mario Russotto e insegna discipline filosofiche presso l’Istituto Teologico “Mons. G. Guttadauro” di Caltanissetta affiliato alla Pontificia Facoltà Teologica “San Giovanni Evangelista” di Palermo. La sua ricerca verte sulla filosofia tardo antica e in particolare sui rapporti tra platonismo e cristianesimo. Ha pubblicato: L’anima e la sua incorporeità secondo Nemesio di Emesa, in «Schede Medievali» 42 (2004); La “mediazione estrema”. A proposito di una monografia di Beatrice Motta sull’antropologia di Nemesio di Emesa, in «Schede Medievali», 43 (2005); In omnibus labora. Ragguaglio sulla vita e sugli scritti di Mons. Eugenio Giambro, in «Guttadauro», 9 (2009); Il silenzio e la preghiera tra neoplatonismo e pensiero cristiano, in «Ricerche Teologiche», 1 (2020).